“Un figlio diviso a metà” Salomonicamente parlando! La Corte d’Appello di Brescia
interviene e chiarisce che “se pure non si chiama PAS” il comportamento alienante di un
genitore verso l’altro, è sicuramente a danno del figlio, può arrivare a rendergli la vita
“impossibile” oltre che a dargli vera sofferenza, in totale dispregio del suo diritto ad una
crescita sana ed equilibrata e come tale va individuato ed impedito, proprio per la tutela del
minore.
Io sono un Avvocato, come tanti, e agli Avvocati mi rivolgo… ma non solo! Quante volte ci è stato chiesto dai clienti: “quanto tempo ci vorrà?” … e quante volte abbiamo potuto e saputo rispondere? Eppure, a pensarci bene, non c’è giustizia giusta se intempestiva! Anche una buona sentenza, quando nel frattempo il danno è fatto, quando il peggio è accaduto, non ristora e non compensa delle difficoltà, delle sofferenze fisiche e psicologiche, oltre che dei risvolti spesso disastrosi di provvedimenti provvisori, iniqui, ingiusti o comunque non rispettosi dei soggetti deboli, anche se deboli non sembravano essere.