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Scambio di embrioni Nota a sentenza

PRIMA SEZIONE CIVILE

In composizione monocratica, nella persona del Giudice designato dott.ssa Silvia
Albano, nel procedimento cautelare ex art. 700 c.p.c. iscritto al n. 50935 del ruolo
generale dell’anno 2014, vertente

E divorzio breve sia

Lo scorso 22 Aprile 2015, è passata in via definitiva alla Camera la riforma tanto attesa sul
cosiddetto “divorzio breve”.
In pratica da oggi, anche per le separazioni ancora in corso come per quelle definite già
con omologa (se consensuali) o con sentenza (se giudiziali) sarà possibile chiedere il
divorzio qualora siano decorsi 6 mesi dalla comparizione dei coniugi dinanzi al Presidente
del Tribunale, per le separazioni consensuali, oppure decorso un anno dalla stessa
udienza, per le separazioni giudiziali, indipendentemente dalla presenza o meno di figli.
Questa è di certo una conquista di libertà e di civiltà che tuttavia non è stata agevolata, nel
tempo, da chi ha sempre considerato la famiglia come un’istituzione “sacra e inviolabile” e,
come tale, inscindibile.

“I nuovi Diritti e Doveri dei nonni”

Con la nuova legge 219/12 che ha eguagliato la condizione giuridica dei figli naturali e adottivi a
quella dei figli legittimi, sono state introdotte anche diverse novità in materia di mantenimento e di
diritti dei figli e dei componenti il loro nucleo familiare.

Disabilità e Famiglie

I principi costituzionali, l’impegno di Istituzioni pubbliche o private e le battaglie delle famiglie non hanno potuto
garantire a tutt’oggi una adeguata tutela dei diritti delle famiglie di disabili, che non sempre riescono a dare un efficace
sostegno, “una stampella”, anche in senso figurato, a quei figli speciali e che non sempre hanno gli strumenti per farlo,
siano essi materiali, economici, culturali, psicologici. La vita di un disabile è condizionata dunque non solo dalle
caratteristiche del proprio modo di essere e dalle abilità o “disabilità” di cui è portatore, ma anche e, forse, soprattutto,
dal sostegno che la propria famiglia riuscirà ad assicurargli nel tempo.

Un figlio diviso a metà

“Un figlio diviso a metà” Salomonicamente parlando! La Corte d’Appello di Brescia
interviene e chiarisce che “se pure non si chiama PAS” il comportamento alienante di un
genitore verso l’altro, è sicuramente a danno del figlio, può arrivare a rendergli la vita
“impossibile” oltre che a dargli vera sofferenza, in totale dispregio del suo diritto ad una
crescita sana ed equilibrata e come tale va individuato ed impedito, proprio per la tutela del
minore.

Avv. Maria Teresa de Scianni

Studio legale Salerno, Via Settimio Mobilio 111, 84127. 

Cell.338.8609171 

e.mail: mariateresadescianni@libero.it 

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